Come vengono calcolate le tabelle millesimali e a che cosa servono? Tutti i dettagli nel nuovo articolo.
Nella quotidianità della vita condominiale, le tabelle millesimali rappresentano un vero e proprio caposaldo, ma non tutti sanno di che cosa si tratta e qual è la loro funzione.
Come abbiamo anticipato in questo post sulla nostra pagina Facebook e come specifica anche l’articolo 1123 del Codice Civile:
“Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio, per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione”.
Questo significa quindi che, se non diversamente espresso dal regolamento condominiale, ciascun condomino sosterrà una spesa diversa dall’altro, proporzionale al valore dell’appartamento in cui abita e basata proprio sulle tabelle millesimali.
Ma come viene calcolata questa proporzione? E come fare se le tabelle non sono ancora state redatte? Vediamolo insieme.
Tabelle millesimali: il calcolo
Per calcolare con esattezza quanto deve corrispondere ciascun condomino per contribuire alle spese condominiali vengono solitamente utilizzate le cosiddette tabelle millesimali.
In pratica si tratta di un procedimento di calcolo sostenuto da un tecnico specializzato con cui l’edificio in questione viene idealmente suddiviso in 1.000 quote che verranno poi assegnate a ciascuna proprietà sulla base delle caratteristiche specifiche.
Tra queste, oltre alla grandezza dell’immobile, troviamo anche una serie di coefficienti che permetteranno di calcolare la superficie convenzionale del singolo appartamento e dell’edificio: ad esempio, nel calcolo dovranno essere considerati i coefficienti di destinazione (in base alla destinazione d’uso delle stanze), quelli di orientamento, di prospetto, di luminosità e di piano.
Una volta effettuato il calcolo, ad ogni appartamento verrà assegnata una determinata quota millesimale in base alla quale si dovranno sostenere le spese condominiali.
Cosa fare se non sono presenti?
In alcuni casi è possibile procedere alla ripartizione delle spese condominiali anche in assenza di tabelle millesimali: infatti, rileggendo attentamente l’art. 1123 del Codice Civile si può notare come la norma non fa specifico riferimento alle tabelle millesimali, quanto piuttosto al valore di ciascuna abitazione presa in esame.
Di conseguenza, l’assemblea condominiale può decidere (se non previsto diversamente dal regolamento) di suddividere le varie spese in base al valore dei singoli appartamenti, purché venga comunque rispettata la proporzione tra la quota di spesa e la quota di proprietà esclusiva.
In alternativa si possono adottare delle tabelle millesimali provvisorie per le quali è sufficiente che la delibera sia assunta a maggioranza, sulla base delle quali effettuare la ripartizione delle spese in attesa dell’approvazione delle tabelle definitive.
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P.S.: È possibile modificare le tabelle millesimali? Rispondiamo in questo articolo -> Tabelle millesimali, quando è possibile la modifica?