La realizzazione di una recinzione necessita di un titolo abilitativo? Quando, invece, si tratta di edilizia libera? Facciamo chiarezza.
In edilizia, sia le recinzioni che i cancelli assumono la funzione di vero e proprio confine territoriale, utile a limitare l’accesso agli estranei all’interno di una proprietà.
Ma se nell’uso comune recinzioni e cancelli potrebbero sembrare la stessa cosa, da un punto di vista tecnico non è così. Vediamo allora che cosa li differenzia e quando serve il permesso di costruire.
Recinzioni e cancelli: le principali differenze
Innanzitutto, è bene chiarire che quando si parla di recinzione si intende generalmente di una costruzione realizzata in mattone e calcestruzzo, finalizzata a bloccare a chiunque l’accesso e la visione all’interno della proprietà.
Discorso diverso per i cancelli che, invece, vengono solitamente realizzati in metallo e posti lungo tutto il confine. In questo caso, a dissuadere chiunque voglia superare o scavalcare questa barriera sono le lance e gli altri oggetti simili collocati al di sopra della struttura.
Nel primo caso quindi, si tratta di una vera e propria costruzione, solida e fissa, difficile da rimuovere in un secondo momento, al contrario di quanto accadrebbe con un cancello.
In entrambi i casi però, trattandosi di interventi che modificano, anche se in piccola parte, l’ambiente circostante, per poter procedere con la costruzione è necessario procurarsi dei titoli abilitativi.
Quando è edilizia libera? E quando serve il permesso di costruire?
Secondo quanto riportato dall’articolo 6 del Testo Unico Edilizia, in linea generale l’apposizione di un cancello non necessita di un’abilitazione a costruire.
Questo perché, se la nuova disposizione non comporta alcuna modifica all’assetto urbanistico circostante, si tratta di un semplice intervento di rifinitura degli spazi esterni per il quale la normativa non prevede alcun permesso di costruzione.
Rientrando nelle ipotesi di edilizia libera e trattandosi di un intervento finalizzato a delimitare la proprietà privata, per procedere alla posa di un cancello sarà quindi sufficiente procurarsi la SCIA, ovvero la Segnalazione certificata di inizio attività.
Diverso è, invece, il caso in cui si vadano ad installare recinzioni e cancelli di grandi dimensioni.
Infatti, nei casi in cui recinzioni e cancelli dovessero superare la soglia della trasformazione urbanistica, allora sarà obbligatorio disporre del permesso di costruire.
Per chiarire meglio questa casistica particolare, è necessario fare riferimento alla sentenza n. 3298 del 21 Maggio 2018 del TAR della Campania nel quale si specifica che “serve il permesso di costruire per un cancello di notevoli dimensioni, tale ad esempio da permettere l’agevole ingresso di grossi camion all’interno di un’area adibita a parcheggio automezzi”.
Di conseguenza, qualora la recinzione o il cancello dovessero andare a modificare l’assetto edilizio del territorio circostante, sarebbe obbligatorio disporre del permesso di costruire, pena la demolizione della struttura stessa.
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