Spese di manutenzione e utilizzo: tutto quello che c’è da sapere sul giardino condominiale
Abitare in un condominio, significa rispettare una serie di obblighi e regole che non riguardano solamente gli spazi comuni. Il giardino condominiale, ad esempio, potrebbe far parte di questi spazi, oppure essere ad uso esclusivo di un singolo condomino.
In questo articolo cerchiamo di risolvere qualche dubbio legato al giardino condominiale: quali sono le regole da rispettare, quali le attività consentite e chi si occupa delle spese di pulizia e manutenzione.
Giardino condominiale: le regole da osservare
Se un condominio dispone di un’area verde, nella maggior parte dei casi si tratta di uno spazio che rientra nelle aree comuni dell’edificio e che quindi può essere sfruttato da tutti i condòmini, così come stabilito dall’articolo 1102 del Codice Civile:
“Ciascun partecipante può servirsi dello spazio comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto”.
Se invece il regolamento condominiale o quello contrattuale non definiscono con precisione la destinazione d’uso del giardino, allora la libertà d’azione è maggiore.
In ogni caso bisogna attenersi ad una serie di attività legittime, come ad esempio la piantumazione di alberi e fiori, a patto che venga rispettata la destinazione e consentito agli altri condomini il diritto di farne lo stesso uso.
Non è legittimo invece destinare il giardino comune a spazi di uso esclusivo del singolo condomino, a meno che non ci sia stata una delibera o atto scritto. Di fatto, non è consentito tutto ciò che è espressamente vietato dal regolamento condominiale, sia di tipo contrattuale che assembleare. compreso.
In alcuni casi invece, il giardino condominiale può far parte di una singola proprietà e quindi essere esclusivamente a uso privato.
In questa situazione lo spazio può essere utilizzato solo dal proprietario, ma ciò non significa che sia esente dall’osservare regole ed obblighi condominiali che possono riguardare proprio il giardino.
In particolare, il proprietario deve assicurarsi che una mancata o scarsa manutenzione non metta a rischio l’incolumità degli altri condomini, come ad esempio: il pericolo di caduta rami o alberi, il disturbo alla visibilità dei conducenti dei veicoli in prossimità delle strade, a causa di una vegetazione non controllata, il rischio di infestazione da parte di animali o insetti.
Chi paga le spese?
È evidente quindi che le spese di manutenzione siano a carico del proprietario che detiene l’uso esclusivo del giardino.
Tuttavia non è sempre così.
Se la vegetazione all’interno del giardino viene considerata un aspetto importante del decoro condominiale, allora tutti gli occupanti sono tenuti a contribuire alle spese per la manutenzione delle piante stesse.
A stabilirlo è la legge, che impone l’obbligo a tutti i condomini di partecipare alle spese di manutenzione di un giardino privato se il condominio considera le piante funzionali al proprio decoro e le spese siano finalizzate a tutelare il decoro stesso.
In questo caso la quota di partecipazione di ogni singolo condomino viene stabilità in base ai millesimi di proprietà delle rispettive unità immobiliari.