Semplificato l’iter per chiudere balconi e terrazze con le vetrate panoramiche. Ecco tutti i dettagli.
Balconi e verande sono luoghi preziosi durante il periodo estivo, in cui trascorrere le serate più calde o dove poter organizzare pranzi e cene.
Ma perchè non sfruttarli anche durante l’inverno, magari installando una vetrata per godere di ogni raggio di sole a disposizione?
Fino a poco tempo fa era necessaria l’autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale, ma adesso le cose sono cambiate.
Vediamo come.
Vetrate panoramiche: che cosa prevede la Legge?
Non sono più necessari permessi da parte dell’amministrazione comunale per chiudere balconi, verande e terrazze con vetrate panoramiche (le cosiddette VePa).
È quanto disposto dalla legge 142/2022 di conversione del decreto Aiuti bis (dl 115/2022). In particolare è stata aggiunta una norma, l’articolo 33-quater, che va a modificare il testo unico dell’edilizia DPR 380/2001 e che inserisce tra le attività concesse in edilizia libera anche la realizzazione e l’installazione di vetrate panoramiche.
Nell’edilizia libera (ovvero in tutte quelle attività edilizie che possono essere eseguite senza richiesta di permesso o senza dover presentare nessuna pratica in comune) rientra quindi anche l’installazione di superfici vetrate amovibili su balconi, porticati, logge eccetera.
Parliamo di vetrate che hanno come principale obiettivo quello di migliorare le prestazioni energetiche di un’abitazione, contribuendo all’isolamento termico dell’immobile e, di conseguenza, alla riduzione dei consumi.
Infatti, è stato calcolato che l’uso delle VePA può portare ad un risparmio annuale del 30% sul costo totale delle bollette energetiche.
Un cambiamento rilevante che va a semplificare notevolmente l’installazione delle superfici vetrate.
Chiudere balconi e verande: quali caratteristiche devono avere le vetrate?
Ovviamente, affinchè questo possa avvenire, le VePA devono rispettare delle caratteristiche ben precise:
- In primo luogo devono essere delle superfici vetrate amovibili, quindi fisse e in alcun modo trasportabili;
- Devono essere completamente trasparenti, senza alcun tipo di profilato;
- Devono svolgere un’azione di protezione contro gli agenti atmosferici e migliorare le condizioni di comfort, sia a livello energetico che a livello acustico. In particolare devono ridurre il fenomeno delle dispersioni termiche, diminuendo la perdita di calore durante la fase invernale e di aria fredda nei mesi più caldi.
- Un altro aspetto che spesso non viene sottolineato tra le caratteristiche delle VePA è che devono favorire la microareazione, cioè consentire la circolazione di un costante flusso di aria e quindi garantire la salubrità dei vani.
In questo modo viene sempre garantita la circolazione dell’aria e vengono rispettati i cosiddetti rapporti aeroilluminanti.
- Per far sì che siano regolari, le vetrate non devono creare nuova volumetria, non devono aggiungere spazio utilizzabile, ma soprattutto devono essere installate preservando il profilo estetico dell’edificio, cioè ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente così da non modificare le preesistenti linee architettoniche.
- Infine, non devono assolutamente determinare un cambio di destinazione d’uso degli ambienti. Facendo un esempio concreto: se l’obiettivo della vetrata è chiudere un balcone, questo non autorizza a farlo diventare una camera, una cucina o un soggiorno. Il balcone deve rimanere tale.