Vuoi costruire una casetta in giardino ma non sai da dove iniziare? Scopri cosa prevede la legge per evitare brutte sorprese.
Stai pensando di costruire una casetta in legno nel tuo giardino?
A prima vista le normative italiane per realizzare questo tipo di intervento possono sembrare un labirinto, ma non preoccuparti: in questa guida ti guideremo passo dopo passo attraverso tutti gli aspetti da considerare, dalle dimensioni consentite ai permessi necessari.
Quando serve il permesso per costruire?
Innanzitutto specifichiamo che, come tutti gli edifici, le casette di legno e i capanni per gli attrezzi posizionati in giardino sono soggetti a norme e regolamenti che, spesso, variano da un Comune all’altro.
Di conseguenza, prima di procedere con questo tipo di costruzione, anche se di piccole dimensioni, è importante informarsi bene e conoscere nel dettaglio quali sono le regole da seguire e le normative da applicare.
Innanzitutto, si dovranno consultare i regolamenti edilizi e gli strumenti urbanistici del Comune, assicurarsi di rispettare le distanze limite dai confini, verificare l’eventuale presenza di vincoli architettonici, paesaggistici o idrogeologici e consultare un tecnico per eventuali dichiarazioni e permessi richiesti.
A questo proposito, per quanto riguarda i permessi, la normativa varia in base all’ingombro del capanno o della casetta da giardino e dal luogo in cui viene installata.
Tra gli interventi considerati in edilizia libera (che non richiedono quindi autorizzazioni o titoli abilitativi), il Glossario degli interventi di edilizia libera menziona “l’installazione di ripostigli per attrezzi, manufatti accessori di limitate dimensioni e non stabilmente infissi al suolo”.
Non vengono quindi indicate le dimensioni massime, che vengono invece precisate dai singoli Comuni. Ad esempio, in alcuni Comuni per rientrare tra gli interventi di edilizia libera il capanno deve essere situato nell’area di pertinenza della casa, avere una superficie massima di 5 mq, altezza superiore a 2,40 m e una struttura leggera e rimovibile.
In alcuni casi, il Comune può quindi richiedere la presentazione del Permesso di Costruire, della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), della CILA o di altre autorizzazioni (per aree soggette a vincoli o zone a rischio sismico).
Regolamenti, distanze e vincoli da rispettare
Tra le regole a cui fare attenzione per la costruzione di casette di legno e capanni per gli attrezzi, ci sono anche quelle relative al regolamento edilizio, alle distanze dai confini e ai vincoli architettonici, paesaggistici o idrogeologici.
Partiamo dal Regolamento edilizio, lo strumento che disciplina ogni attività che comporta una trasformazione urbanistica ed edilizia all’interno del territorio comunale.
Al suo interno sono stabilite le modalità con cui devono essere costruiti gli edifici per garantire il rispetto delle normative tecniche, estetiche, igienico-sanitarie, di sicurezza e vivibilità, regole che potrebbero imporre delle limitazioni anche per quanto riguarda le dimensioni o l’altezza massima di casette e capanni da giardino.
Ad esempio, il Regolamento Edilizio del Comune di Pisa identifica come box in legno i manufatti appoggiati al suolo direttamente o mediante sistemi di ancoraggio al terreno facilmente removibili, con dimensione massima non superiore a 5 mq ed altezza non superiore a 2,40 m, misurata nel punto più alto.
Inoltre, il Regolamento Edilizio del Comune di Pisa prevede che ci sia al massimo un box in legno per ciascuna unità immobiliare avente proprio resede di pertinenza, destinato a ripostiglio, deposito per attrezzi da giardino o biciclette.
A seguire, è necessario controllare con attenzione quali sono le distanze dai confini da rispettare: anche se il Codice Civile, all’art.873, stabilisce che deve essere mantenuta una distanza minima di 3 metri dalle proprietà confinanti, i regolamenti edilizi comunali potrebbero imporre delle norme più stringenti.
Infine, se l’immobile si trova all’interno di un centro storico o di una zona protetta, possono sussistere dei vincoli architettonici o paesaggistici che regolano l’utilizzo di materiali specifici, il colore, l’installazione, l’altezza e così via.
Attenzione anche al vincolo idrogeologico! Se la zona dove intendi collocare la tua casetta o il tuo capanno è sottoposta a questo tipo di vincolo, meglio informarsi presso l’Ufficio tecnico del Comune su quali sono le eventuali autorizzazioni necessarie.
Come possiamo aiutarti
Come hai potuto vedere, le normative relative a questo tipo di intervento cambiano spesso e ogni situazione è unica, specialmente considerando che le regole variano da un Comune all’altro.
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