Nuove agevolazioni, nuove date di scadenza. Tutti i dettagli nella nuova guida dell’Agenzia delle Entrate.
Quando si parla di ostacoli alla mobilità, sia che si tratti di abitazioni private, attività commerciali o edifici pubblici, ci si riferisce a tutto ciò che può compromettere o limitare il movimento delle persone con difficoltà motorie.
Strutture come scale, porte troppo strette o tramezzi potrebbero impedire i movimenti e gli spostamenti di tutti coloro che non riescono a muoversi in piena tranquillità, al punto da compromettere il loro benessere fisico e mentale nel doversi spostare da un punto all’altro.
Proprio per questo motivo, il Governo ha deciso di introdurre (e rinnovare) il Bonus Barriere Architettoniche, un’agevolazione che consente di migliorare e rendere più accessibili le aree caratterizzate dagli ostacoli appena citati.
Vediamo insieme quali sono le modifiche apportate.
La guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate
A racchiudere tutte le novità dell’agevolazione apportate dalla Legge di Bilancio 2023 ci ha pensato l’Agenzia Entrate che ha da poco pubblicato la guida aggiornata “Le agevolazioni fiscali per persone con disabilità” (puoi scaricarla cliccando qui).
Innanzitutto, i contribuenti avranno tempo fino al 2025, per rendere gli edifici più accessibili, ovvero tre anni in più rispetto a quanto previsto inizialmente dalla Legge di Bilancio 2022, che indicava come data di scadenza il 31 Dicembre 2022.
Ma le novità non finiscono qui: infatti, il Governo ha previsto un processo di approvazione delle modifiche decisamente più rapido rispetto a prima.
Ad esempio, per gli interventi da effettuare in condominio, basterà la maggioranza degli intervenuti all’assemblea e un terzo del valore millesimale dell’edificio per dare inizio ai lavori.
Inoltre, nella guida dell’Ade, viene riportato anche un elenco delle ulteriori agevolazioni a disposizione delle persone con disabilità e finalizzate proprio a rendere gli spostamenti quanto più facili e accessibili possibili:
- le agevolazioni per il settore auto che comprendono una detrazione del 19% per l’acquisto delle auto, un’IVA agevolata al 4%, così come l’esenzione dal bollo e dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà;
- le detrazioni per i figli a carico;
- la deduzione dal reddito complessivo dell’intero importo delle spese mediche generiche e di assistenza specifica;
- la deduzione dal reddito complessivo degli oneri contributivi (fino all’importo massimo di 1.549,37 euro) versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare;
- la detrazione IRPEF del 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale, da calcolare su un importo massimo di 2.100 euro, a condizione che il reddito del contribuente non sia superiore a 40.000 euro;
- altre agevolazioni per i non vedenti,
- la detrazione per polizze assicurative.
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Geom. Maurizio Bazzichi
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