In questo articolo ci occupiamo… dei piani alti !
Definiamo cosa si intende quando si parla di attico, di sottotetto e di mansarda, cosa li differenzia e quali sono i requisiti perché siano abitabili.
Immagina di aprire la finestra e di trovarti di fronte a una veduta aerea di Piazza dei Miracoli o a uno scorcio dei nostri Lungarni pisani!
Vivere in alto, proprio all’ultimo piano di un edificio, permette di godere di una bella vista e di sentirsi più indipendenti, non essendoci inquilini al piano di sopra che possono infastidire con i loro rumori.
Abitare in un attico, ad esempio, significa vivere in una postazione privilegiata particolare, scelta che incuriosisce molti acquirenti in cerca della loro nuova abitazione.
Infatti questa continua ad essere una tipologia di casa piuttosto richiesta sul mercato immobiliare.
Considerati soluzioni di lusso, gli attici rappresentano il sogno abitativo di tantissimi italiani proprio per l’intimità, la vista, la luce e l’aria di relax che si respira in queste case all’ultimo piano.
Ma quali sono le principali differenze tra un attico e una mansarda? E tra una mansarda e un sottotetto?
Scopriamo insieme cosa li distingue e quali sono i requisiti di abitabilità.
Che differenza c’è tra attico, mansarda e sottotetto?
La mansarda è un locale ad uso abitativo di dimensioni solitamente ridotte, il cui soffitto segue le forme del tetto dell’edificio stesso.
Questa particolarità richiede quindi la realizzazione di mobili e soluzioni d’arredo su misura, in grado di adattarsi perfettamente alle pendenze presenti.
A livello legale, la mansarda è uno spazio sottotetto con caratteristiche tali da consentire la permanenza prolungata di persone.
A livello catastale però deve rientrare nella categoria catastale A/2 per essere considerata abitabile; in mancanza di questo requisito viene definita mansarda, ma tecnicamente è un sottotetto (o soffitta) non abitabile.
Collocata all’ultimo piano, la mansarda gode di un’illuminazione particolare che difficilmente si trova altrove, con le finestre collocate direttamente sul soffitto (i lucernari) in grado di catturare sempre una grande quantità di luce naturale.
Al contrario, l’attico non necessita di arredi su misura proprio perché di solito non segue le pendenze e le forme del tetto.
Non è un locale, ma un vero e proprio alloggio abitabile situato all’ultimo piano di grandi palazzi.
Ha come caratteristiche principali gli ampi terrazzi e le numerose finestre in vetro che illuminano tutta l’abitazione, consentendo una vista quasi a 360° sul panorama circostante.
Tutt’altra cosa è invece il sottotetto, quell’ambiente che, come indica il nome, si colloca nello spazio compreso tra il tetto e il solaio di copertura dell’unità immobiliare posta all’ultimo piano di un’abitazione.
Caratterizzato da dimensioni e altezze particolarmente ridotte, è uno spazio poco (o non) illuminato in modo naturale; tali elementi non lo rendono abitabile.
Sebbene i termini “mansarda” e “sottotetto” siano utilizzati comunemente come sinonimi, tra questi ambienti c’è una bella differenza, che consiste proprio nel fatto che per legge il sottotetto non è abitabile, viceversa una mansarda deve rispondere a tutta una serie di requisiti, ma è abitabile e il suo valore economico è maggiore.
Requisiti di abitabilità
Una mansarda è considerata abitabile soltanto se vengono rispettati alcuni requisiti specifici che riportiamo qui di seguito:
- La superficie totale non può essere inferiore ai 9 metri quadri;
- Devono essere rispettati dei requisiti minimi di altezza: 2,40 metri per bagni e locali di servizio e 2,70 m per tutti gli altri ambienti.
- L’ambiente deve avere i collegamenti ad acqua, gas, luce e forniture varie.
- Deve essere rispettato uno specifico rapporto aeroilluminante tra superficie del pavimento e quella delle finestre: solitamente si tratta di un rapporto 1/8, ma può variare in base alla Regione di riferimento.
Solo se questi requisiti vengono soddisfatti, una mansarda può ottenere l’agibilità e costituire quindi un valore aggiunto per l’abitazione stessa.
Precisiamo che, in presenza di alcuni requisiti minimi, è possibile recuperare il sottotetto a fini abitativi attraverso un intervento di ristrutturazione.
Se vuoi aggiungere spazio in casa e stai pensando di ristrutturare il sottotetto, contatta un professionista per controllare la struttura del tetto, lo spazio a disposizione e la sussistenza dei requisiti di legge necessari per trasformarlo.
Lo Studio Tecnico Bazzichi, specializzato in tutte le pratiche edilizie e catastali, è in grado di aiutarti a risolvere eventuali difformità legate al tuo immobile e a seguirti nei lavori se hai intenzione di valorizzare la tua casa tramite interventi di ristrutturazione.
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Geom. Maurizio Bazzichi
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